Alcibiade

Socrate sottrae Alcibiade alla voluttà olio su tela di Jean-Baptiste Regnault – 1791 Museo del Louvre - Parigi

Socrate sottrae Alcibiade alla voluttà olio su tela di Jean-Baptiste Regnault – 1791 Museo del Louvre – Parigi

 

“Parlare della bellezza di Alcibiade, poi, è forse superfluo; basterà dire che essa, fiorente in ogni fase della sua vita – infanzia, adolescenza, maturità -, gli conferì un aspetto fisico gradevole e amabile. Non sempre, come sosteneva Euripide, anche l’autunno della bellezza è bello; ma per Alcibiade – e con lui pochi altri – le cose andarono proprio così: tali erano la prestanza e l’eccezionalità del suo fisico. Anche il suo difetto di pronuncia – dicono – si addiceva bene alla sua voce, aggiungeva anzi una grazia ricca di fascino al suo discorrere. Di questa particolarità fa menzione anche Aristofane quando canzona Teoro: «Così mi disse Alcibiade con la sua pronuncia blesa:”Lo scolgi Teolo? Ha la testa di un colvo“.Aveva ragione, in quel caso, Alcibiade a usare la “l” invece della “r”!».E Archippo, prendendosi gioco del figlio di Alcibiade, diceva: «Cammina con movenze effeminate, strascina il mantello, per sembrare il più possibile simile a suo padre,e ha l’aria affettata, adopera la “l” per la “r”» ”

Così, nei primi capitoli di una sua celebre Vita, Plutarco  descrive Alcibiade.Tra l’altro questo è un classico caso in cui la conoscenza della lingua greca classica consente di cogliere l’ironia del personaggio..

Infatti la parola  “corvo”, korax in greco, se pronunciata con la “elle” diventa Kolax, vale a dire adulatore, ruffiano. Non un semplice cambio di consonanti, dunque…

L’episodio raccontato da Plutarco è solo uno dei tanti che costellano la sua Vita: Plutarco, infatti, sceglie di raccontare aneddoti talora in apparenza minimi, perchè ritiene che da essi scaturisca benissimo l’Ethos, il carattere del personaggio. Così , infatti, nel prologo alla Vita di Alessandro Magno, si esprime Plutarco: Non scrivo storie, ma biografie. E un biografo è proprio come un pittore. Non definisce tutti i particolari, ma sceglie di ritrarre uno sguardo, un elemento che consenta di penetrare nei tratti dell’animo. Una battuta, uno scherzo, un piccolo episodio spesso valgono più di mille battaglie…

 Qui  una sintesi della vita di Alcibiade, sulla scorta di Plutarco. Dal prezioso e interessante sito  Instoria ( http://www.instoria.it/home/).

 

 

 

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